martedì 9 settembre 2008

Le canzoni dei Beatles risvegliano la memoria


Hey Jude e Yesterday per scoprire come il nostro cervello immagazzina i ricordi e poi li richiama alla memoria. Lo studio, che coinvolge ben 69 nazioni, vuole far luce sui segreti del passato sfruttando l'amo della musica, che spesso si lega ai ricordi piacevoli. Così le hit senza tempo dei Beatles serviranno alla scienza. Ad anticipare la ricerca, a cui possono partecipare tutti scrivendo le proprie memorie legate alle canzoni dei Fab-four sul sito www.magicalmisterytour.com, sono i ricercatori dell'università britannica di Leeds. "Sarà - ha spiegato la psicologa cognitiva Catriona Morrison, nel corso della British Association Science Festival - il primo vero studio in grado di documentare gli effetti della musica nel richiamare i ricordi sepolti dal passato". I primi risultati hanno già evidenziato che "le canzoni si legano quasi sempre a eventi positivi. In alcuni casi bastano poche note per richiamare immagini, odori e sensazioni "in maniera molto vivida". Un effetto che supera i confini dell'età, visto che il meccanismo acchiappa-ricordi è stato osservato sia in ragazzi di 17 anni che in anziani di quasi 90 primavere. Non solo: la musica produce lo stesso risultato sia negli uomini che nelle donne. "Finora - ha ricordato Morrison - si dava per assodato che le difficoltà nel ricordare un evento fossero frutto di un difetto di immagazzinamento del ricordo stesso, messo al 'posto sbagliato'. Ma già dai dati preliminari della ricerca in corso possiamo confutare questa spiegazione. La capacità della musica di evocare fatti e sensazioni anche molto lontani - aggiunge - fa invece pensare che dietro ai difetti della memoria ci sia un cortocircuito nel meccanismo di ripescaggio". Resta invece ancora un mistero il perché certe canzoni siano maggiormente in grado di far tornare indietro nel tempo le lancette della nostra vita.




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